Premio Pianistico Giovanna e Riccardo Albano

Premio speciale del Concorso Pianistico Internazionale "Arcangelo Speranza" - Taranto


Il Premio Pianistico Regionale "Giovanna Sottomano Albano" per pianisti juniores

Una donna del '900: un esempio del passato per il futuro.     


Con il concorso pianistico regionale dedicato a Giovanna Albano Sottomano, il Soroptimist International d'Italia, Club di Taranto, vuole ricordare la figura di una delle socie fondatrici del club, esempio di espressione dello spirito-soroptimista nell'impegno sociale e culturale della città in cui visse e "magistra" nella formazione musicale dei giovani tarantini. Ciò non per un mero senso nostalgico di tempi ormai trascorsi, ma affinché tali esempi di figure femminili possano essere per tutti noi le fondamenta sulle quali costruire una nuova società. Giovanna Albano Sottomano ha dedicato la sua vita a due grandi amori: la famiglia e la musica. Dopo essersi diplomata nel 1927 al Conservatorio di Napoli, "San Pietro a Maiella" con il M° Romaniello, esponente di spicco della grande scuola napoletana, ha iniziato l'attività didattica. Per oltre quarant'anni ha insegnato, come titolare della Cattedra di pianoforte principale, al Liceo Musicale "G. Paisiello" di Taranto, la sua città di adozione, amata, ammirata e sempre esaltata. Mai avrebbe accettato di trasferirsi altrove, perché troppo legata al "suo mare", ai "suoi tramonti", e persino al "suo scirocco". Aveva incominciato ad insegnare ancor prima del diploma, andando a casa degli allievi, com' era in uso un tempo, quando un'educazione corretta dei giovani prevedeva sempre una formazione musicale. Poi il concorso al "Paisiello" (diretto allora dal M° Sigismondi) dove era divenuta una vera e propria istituzione. Impossibile contare tutti gli allievi che sono formati alla sua scuola, ma certamente è giusto ricordare che si inorgogliva sempre per quelli che, a loro volta, avevano intrapreso l'attività didattica: convinta com' era che l'aspetto più rilevante del suo lavoro consistesse proprio nell'insegnare ad insegnare. D'altronde le era impossibile rinunciare a trasmettere ad altri, ma soprattutto ai giovani, ciò che a sua volta aveva ricevuto. I bambini, gli adolescenti e i giovani erano i destinatari preferiti del suo magistero, allievi tout-court, non solo allievi di pianoforte! La consapevolezza di offrire, mediante il suo paziente e tenace insegnamento, la possibilità di conseguire un titolo di studio, utile per lavorare, rappresentava infatti per Lei uno stimolo formidabile ad accrescere l'impegno, a superare ostacoli e difficoltà. La sua filosofia di vita si ispirava ad un aforisma che era solito ripetere in famiglia e ai suoi allievi: "Di tutte le cose, un giorno, tutti diverranno padroni, ma ciò che ti venne dallo studio, se un tempo fu tuo non cesserà mai di essere tuo".

1^ Edizione, 2-4 luglio 2003
2^ Edizione, 12-14 novembre 2004

 

   

 

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